Gli alimenti amari? A quanto pare fanno davvero bene. Scopriamo insieme perché la maggior parte di quei cibi che sembrano lasciarci l’amaro in bocca sono anche i più salutari.
Gli alimenti amari che fanno bene
I primi alimenti amari che ci vengono in mente sono rucola, cicoria e carciofi. Verdure e ortaggi che possono piacere e non piacere ma che sono correlati a un’importante presenza di sostanze antinfiammatorie e antiossidanti. Tutti cibi che sono caratterizzati proprio da quella amarognolo che lasciano sul nostro palato.
Non a tutti piace il gusto dell’amaro. Eppure gli alimenti amari sono solitamente quelli che sono in grado di fare bene alla nostra salute. Tecnicamente soffriamo questo gusto di più perché le papille gustative a lui dedicate sono caratterizzate da diverse tipologie di recettori.
E se questo può dipendere dal fatto che tale gusto è correlato anche alle piante per noi tossiche, quando si tratta di ortaggi e verdure in particolare, gli alimenti amari in realtà sono quelli sui quali dovremmo concentrare la nostra attenzione.
A dare questo sapore amaro sono infatti di solito i polifenoli, i flavonoidi e altri fitochimici che hanno un effetto benefico sulla nostra salute grazie alle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Ed è per tale ragione che dovremmo prediligere nei nostri piatti quelle verdure che, nonostante il loro sapore amarognolo, possono farci bene.
Una lista ideale di cibi da consumare
Oltre ai carciofi, alla rucola e alla cicoria sopracitate dobbiamo aggiungere, in un’ideale lista, le cime di rapa, il tarassaco, il radicchio verde, il cavolo riccio e nero, il topinambur e I cardi. Anche il tè nero e il caffè possono avere effetti benefici per la stessa motivazione.
Gli alimenti amari, a seconda della tipologia, presentano sostanze appartenenti a classi cliniche diverse ma caratterizzate tutte dalla stessa azione. Ovvero quella di proteggerci da specifiche malattie. Facciamo fatica a consumare questo tipo di cibo? I nutrizionisti spiegano che possiamo in pratica educare il nostro gusto, partendo da piccole quantità per poi aumentarle. Anche in compagnia di alimenti più dolci capaci di mascherarne un po’ il sapore.
Cosa significa questo? Semplice: possiamo aggiungere degli alimenti amari a delle insalate composte con altri come carote, lattuga, pomodori o creare delle salse per la pasta dove a mitigare l’amarezza ci pensa direttamente l’amido del cereale utilizzato.
Oppure possiamo consumare delle buone minestre composte da verdure miste. Sono tante le possibilità. Quello che dobbiamo fare è semplicemente avere il coraggio di mangiarle. In fin dei conti si tratta di un piccolissimo sacrificio per ottenere dei grandi benefici. Soprattutto sul lungo periodo.