L’alimentazione iposodica

dieta iposodica

Come evidenziato da molti studi, noi italiani siamo grandi consumatori di sale, tanto che ne assumiamo dieci volte in più delle dosi consigliate, forse perché tendiamo a preferire i cibi saporiti rispetti a quelli con un minor apporto di sale.  

I cibi troppo salati fanno male, non solo perché provocano la ritenzione idrica e la comparsa di quel fastidioso inestetismo che è la cellulite, ma soprattutto perché troppo sale mina il benessere e la salute del nostro organismo; infatti, l’eccesso di sodio è fra le principali cause dell’ipertensione e delle malattie cardiocircolatorie. Secondo gli esperti, la dose giornaliera raccomandata di sale è compresa tra 575 e 3500 mg/giorno, e quindi per scongiurare problemi di salute, è bene attenersi a queste dosi.

La prima regola è non usare il sale per condire ma usare le spezie, come il pepe, il peperoncino, l’origano, l’erba cipollina e la maggiorana che, oltre a donare sapore ai cibi, fanno bene al nostro organismo.

A parte ridurre il consumo del sale per condire i cibi, ricordate che ci sono moltissimi alimenti ricchi di sale, che, quindi, andrebbero consumati raramente; tra questi i più pericolosi sono sicuramente i salumi, seguiti da alcuni tipi di formaggio e dalle patatine fritte.

Proprio per questo, per chi soffre di ipertensione, o semplicemente vuole accelerare la scomparsa della cellulite, è bene che elimini dalla dieta quotidiana gli insaccati, i formaggi, soprattutto quelle stagionati, le conserve in scatola, i pesci grassi e i crostacei. Tra gli altri cibi che devono essere banditi ci sono i crackers e i prodotti da forno industriali, la pasta ripiena e il burro.

Via libera, invece, alle carni magre, come il manzo, il vitello, il pollo e il tacchino, i pesci magri, come il merluzzo e la sogliola, i formaggi freschi, il latte scremato, il riso, la verdura e la frutta. Per quanto riguarda i metodi di cottura, i più adatti sono sicuramente alla griglia e al vapore.

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