Anche se le donne e gli uomini d’oggi sono più longevi e più dinamici rispetto ai tempi passati, tutti in vecchiaia tendono ad avere una composizione corporea diversa, costituita più di grasso che di massa magra. La donna, in particolare, in 40 anni, ovvero dai 20 ai 60 anni, assume mediamente 11 chili di grasso .
“Questo aumento di peso è dovuto alla trasformazione del corpo, alla gravidanza affrontata nel corso della vita che fa accumulare grasso e alle modificazioni ormonali che si subiscono in menopausa“.
Lo ha sottolineato il professor Carlo Cannella, insegnante di scienza dell’alimentazione all’Università La Sapienza di Roma, e coordinatore dei diplomi di dietista, analizzando insieme ad un team di ricercatori le motivazioni che spingono molte donne, dopo le festività, a riprendere con più energia l‘attività fisica sottoponendosi a diete strette per arrivare in forma all’estate. Anche nell’uomo invecchiando aumenta la massa grassa, è vero, ma non subisce le modificazioni della donna durante la gravidanza quando il corpo si trasforma in una vera fabbrica finalizzata alla creazione di un nuovo organismo, il figlio. Molte donne infatti rinunciano ad avere figli proprio per mantenere un corpo giovane. C’è stato, infatti, un lungo periodo in cui le donne tendevano a non allattare più per mantenere trofico il proprio seno, anche se è importante ricordare che esso è destinato esclusivamente al nutrimento del proprio figlio e non alla semplice bellezza fisica.
L’uomo, invece, è più fortunato, sotto il profilo dell’assunzione di chili fisiologici, anche se rischia un’obesità diventata preoccupante per la salute negli ultimi tempi. Egli, infatti, accumula grasso nella zona toracica mentre la donna ingrassa nelle cosce e nei fianchi, cioè nel basso addome e sedere. Durante la menopausa, invece, la donna tenderà ad accumulare, come avviene negli uomini, grasso nella parte superiore, proprio per la mancanza di ormoni.
“Cosa fare per limitare l’aumento di peso?”, conclude il prof. Cannella, “Fare attività fisica nel corso degli anni e ridurre l’assunzione di sale, riducendone l’uso in cucina, per limitare la ritenzione idrica.”