Riattivare il metabolismo con le prugne secche

Un alto contenuto di minerali, tra cui potassio, magnesio e zinco, rende le prugne secche particolarmente indicate per mantenere il delica­to bilancio dell’equilibrio idroelettrolitico dell’or­ganismo, con benefici effetti sul metabolismo. In più, le prugne secche aiutano a conservare tonici e sodi i tessuti per via delle loro proprietà antiossi­danti dovute alla concentrazione di vitamina A (circa 19 mcg per etto), betacarotene e zinco. Grazie a una nuova tecnica di misurazione chiama­ta ORAC, che determina la capacità di tutte le so­stanze presenti negli alimenti di bloccare i radicali liberi è possibile individuiare le proprietà antiossi­danti di frutta e verdura, ed è inoltre consigliato consumare circa 3000-3500 unità al giorno.

Ebbene: la prugna secca raggiunge ben 5770 unità di ORAC ogni etto. Ne bastano quindi una decina al giorno per evitare smagliature e flaccidità. Per sfruttare al meglio le proprietà lassative delle prugne secche, provate a metterne a bagno 3-4 la sera prima di andare a dormire, per poi mangiarle a digiuno. Il mattino successivo bevendo sia l’acqua di ammollo sia un altro bicchiere di acqua. Attenzione comunque a non esagerare con il consumo di prugne secche, che possono causare effetti indesiderati come diarrea, meteorismo e flatulenza, dovute alla fermentazione zuccherina a livello intestinale.

 Inoltre, le prugne andrebbero assunte con moderazione da coloro che soffrono di colite e stipsi spastica, perché la loro azione pro-fermentativa può accentuare spasmi e gonfiori. Ecco qualche consiglio pratico per sapere come e quando inserire le prugne secche nella propria dieta alimentare quotidiana, ed esaltarne le virtù snellenti. Per la prima colazione, le prugne secche sono un alimernto perfetto per iniziare con la giusta scorta energetica la giornata, meglio se accompagnandone un paio a cereali integrali e yogurt, che favoriscono una rapida evacuazione.

 Un paio di prugne secche possono costituire un ottimo spuntino per mettere a tacere la fame di metà mattina o del pomeriggio, soprattutto per chi segue un regime ipocalorico. Mangiare una o due prugne secche prima di andare in palestra o subito dopo una nuotata in piscina può servire a non arrivare a casa con lo stomaco che “reclama” una gran quantità di cibo, evitando così il rischio di buttarsi sugli stuzzichini ipercalorici. Un decotto a base di prugne secche bevuto prima di coricarsi può essere utile per depurare e tonificare l’organismo.

Per esaltare ancora di più l’effetto lassativo e depurativo delle prugne   e secche, basta assumerle la mattina a colazione con i semi di lino o di psillio, le quali rendono le feci più soffici grazie all’abbondante presenza di mucillagini. In una ciotola, si mescolano 4-5 prugne secche ammollate e un cucchiaino di semi con, se graditi, un paio di cucchiai di yogurt bianco.

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