Anche se oggi non è un giorno strettamente natalizio, siamo ancora in pieno periodo festivo, e quindi nel pranzo domenicale troveranno sicuramente spazio i dolci tipici del Natale; dopo avervi parlato del torrone, del panettone e del pandoro, oggi è il turno del panforte, conosciuto anche come panpepato.
Le origini di questo dolce tipico del Natale sono molto antiche, infatti risalgono all’anno Mille, quando veniva chiamato Pane Natalizio o Pane Aromatico. La sua preparazione era ad esclusivo incarico dei farmacisti dell’epoca e degli speziali ed era destinato solo ai ricchi, ai nobili e al clero, in quanto alcuni dei suoi ingredienti, come le spezie, erano molto costosi per quel tempo.
La ricetta del panforte rimase immutata nei secoli fino al 1879, ovvero l’anno in cui la regina Margherita si recò in visita a Siena, e per l’occasione, uno speziale preparò un panforte senza la concia di melone e con la copertura di zucchero a velo e non di pepe nero; questo panforte fu offerto alla regina chiamandolo Panforte Margherita, nome con il quale è commercializzato ancora adesso.
Il panforte è un dolce molto elaborato, basti pensare che tra i suoi ingredienti contiene, oltre ai classici zucchero, uovo, burro e farina: il miele, le mandorle, le noci, le nocciole, i fichi secchi e la frutta candita; essendo un dolce così ricco è anche piuttosto calorico: contiene, infatti, circa 408 calorie ogni 100 grammi di prodotto, e quindi è opportuno consumarlo solo in piccole dosi.