Chi crede che un problema di relazione sia irrisolvibile, come un matrimonio sbagliato, un lavoro che non piace, la mancanza di affetto da parte dei genitori, non ce la può fare a perdere peso. E sapete, care lettrici, che cibo si sceglie per superare le sconfitte della vita? Secondo le ultime ricerche sono due i cibi che compensano le frustrazioni affettive: il dolce prima di tutto e poi il salato. Se ci sembra che i nostri rapporti non funzionino ci buttiamo nel 70% dei casi sui dolci e nel 30% su alimenti salati, come patatine, crackers, stuzzichini.
Ma più del 20% di queste persone confessa, secondo i ricercatori, di abusare sia dell’uno che dell’altro, cioè cominciano la giornata coi dolci per finire la sera con l’eccesso di cibi salati. Naturalmente sono loro che ingrassano di più. Il primo grande segreto è eliminare dalla mente i pensieri e i rimpianti: la nostra vita non va bene, non ci piace? Ebbene non rimuginiamoci su; più ci pensiamo e più ci deprimiamo e così c buttiamo sui dolci per trovare la sensazione di tenerezza e dolcezza che ci manca.
Più di una ricerca ha infatti messo in luce che bisogna togliere il cibo a cui siamo più affezionati, se vogliamo dimagrire per davvero. I dolci sono quelli che ci danno la falsa sensazione di potere attenuare i disagi della vita. Falso! In realtà ci abituano a credere che si possono combattere le frustrazioni con il sapore dolce, che è quello che ci fa ingrassare di tutti, insieme al salato.
Se si analizza il comportamento alimentare delle persone che sono dimagrite per davvero, tutte raccontano di avere, magari senza essersene accorte, eliminato un sapore dalla loro tavola. Hanno fatto, senza saperlo, un fioretto, che ha spezzato la relazione tra disagio e dolce compensatorio. Ecco perché il nostro attaccamento ad un sapore può condizionare la nostra vita affettiva, le nostre relazioni, i nostri comportamenti, il nostro peso. Senza zucchero e senza sale si può essere magri e felici.