Collocati nella parte posteriore dell’ addome poco sopra i fianchi, i reni sono gli organi che filtrano il sangue e lo ripuliscono dalle scorie che in esso si trovano in conseguenza dei processi metabolici che avvengono a livello cellulare. Quando l’alimentazione è ricca di proteine animali e di cibi salati, oppure quando assumiamo alimenti o bevande ricchi di additivi, i reni sono costretti a un superlavoro che può favorire uno stato di intossicazione e un conseguente aumento di peso.
Uno dei primi sintomi di intossicazione renale è l’emissione di urine scarse, molto concentrate, acide (come si può verificare semplicemente con uno stick urinario). Segnali successivi sono la ritenzione idrica, che si manifesta con gonfiori (edemi) solitamente periferici. In particolare, i liquidi ritenuti tendono ad accumularsi secondo la forza di gravità a livello di piedi, caviglie, dita delle mani e basso addome, provocando anche un aumento della circonferenza dei fianchi.
Alla lunga la ritenzione idrica può favorire processi infiammatori locali che portano a sovrappeso, flaccidità e cellulite soprattutto su cosce e glutei. Orthosiphon (Ortosiphonis aristatus, spicatus, stamineus), noto anche come tè di Giava, è una pianta originaria del Sud-est asiatico e dell’Australia tropicale. Favorisce l’eliminazione renale dei liquidi in eccesso nell’organismo ed è perciò indicato nella ritenzione idrica e per il trattamento della cellulite.
L’azione diuretica a livello renale è associata a un effetto disintossicante e depurativo, in quanto l’ortosiphon aumenta anche l’eliminazione dell’acido urico e delle scorie azotate che, col tempo, rallentano il metabolismo. L’ortosiphon può essere usato in infuso: si utilizza un cucchiaino di foglie secche in 150 ml di acqua bollente da assumere 2-3 volte al giorno. Il rimedio più efficace sembra però essere l’estratto secco non titolato, 2-3 capsule al giorno lontano dai pasti, suddivise in 2-3 somministrazioni.
L’ortosiphon è controindicato in gravidanza e durante l’allattamento, nell’insufficienza cardiaca e nell’insufficienza renale e se si stanno assumendo farmaci antipertensivi: la pressione potrebbe scendere troppo.
La pianta è più efficace se per 15 giorni prima di pranzo si mangia un’insalatina di mele verdi e finocchi condita con olio d’oliva e aceto di mele (diuretico) e a cena preparati una zuppa di cipolle: acceleri il drenaggio e combatti la cellulite. Durante la cura, non aggiungere sale ai cibi e non consumare alimenti molto salati (acciughe, patatine ecc.) o conservati: riducono la diuresi. Mentre assumi l’ortosiphon, incrementa il consumo di acqua minerale naturale, tisane, spremute e centrifugati: così acceleri il drenaggio delle tossine.