Vigoressia, ovvero il complesso di Adone

vigoressia

Avere un fisico statuario, asciutto e muscoloso e vedersi magri e flaccidi. Fare tutto ciò che si ritiene in proprio potere per porre rimedio a quella che appare come una situazione catastrofica: allenamenti estenuanti, diete rigidissime, assunzione di integratori di qualunque tipo…e continuare a vedersi uguali a prima. E’ questa la vigoressia, un disturbo psichico che affligge soprattutto gli uomini, ma anche le donne, e che investe, esattamente come anoressia e bulimia, la percezione della propria fisicità.

La vigoressia fu identificata come disturbo già nel 1993 da Pope, Katz e Hudson che la definirono prima come anoressia al contrario, poi come dismorfia muscolare e la descrissero come una condizione patologica che conduce la persona al progressivo isolamento sociale e all’uso di steroidi. L’allarme è stato però rilanciato nel nostro paese dal Professor Emilio Franzoni, direttore del reparto di Neuropsichiatria infantile e del centro per i disturbi del comportamento alimentare dell’Università di Bologna, in occasione dell’edizione 2008 della fiera del fitness “Rimini wellness”.

Il vigoressico, di solito di età compresa fra 25 e 35 anni, nutre un’attenzione smodata per la propria forma fisica e il vigore dei propri muscoli dei quali è perennemmente insoddisfatto. Per questo motivo trascorre ore ed ore in palestra e a scrutarsi davanti allo specchio, segue in maniera rigorosa una dieta iperproteica e arriva ad assumere non solo integratori ma persino farmaci anabolizzanti nel tentativo di raggiungere l’agognata perfezione fisica.

Chi soffre di vigoressia, nota anche come sindrome o complesso di Adone, arriva a organizzare la propria intera esistenza in funzione degli allenamenti in palestra e dell’osservanza di precisi programmi alimentari. Oltre ad avere un scarsa autostima e a sperimentare stati depressivi e isolamento sociale, il vigoressico finisce inevitabilmente per accusare anche problemi di salute fisica dovuti ad un’alimentazione sbilanciata (troppe proteine e poco calcio ad esempio) nonchè all’uso massiccio di anabolizzanti.

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