Soddisfare le aspettative altrui, non deludere chi vuole bene: è questa la ragione che spesso ci induce a dire tanti sì che in realtà, se potessimo esprimerci liberamente, sarebbero dei no decisi. Rimpinzarsi alla domenica a pranzo dalla mamma, accettare il bis o le maxi porzioni di lasagne da surgelare, ad esempio, sembra un gesto d’amore ma in realtà genera solo chili e “pesantezza“.
E se spesso da bambini non abbiamo scelta e siamo costretti ad accettare il cibo offerto con valore di dono o d’amore, da adulti abbiano invece il diritto e il dovere di rifiutare questa modalità, soprattutto quando è l’unica che ci viene concessa. Ma è possibile salvare capra e cavoli? Certo che sì, a patto di distinguere in modo netto il vero affetto dall’amore che ingrassa.
Non puoi rinunciare al pranzo della domenica dal mamma o dalla suocera? Decidi tu il menu, chiedendo di prepararti il “suo” pasticcio di verdure o la minestra di lenticchie della tua infanzia. Lei sarà contenta e tu ti nutrirai di manicaretti e affetto rimanendo linea. Oppure invitala a casa tua. La tua migliore amica ti riempie di marmellate fatte con le sue mani? Invitala una volta in casa e chiedile di insegnarti a prepararle, cucinando con te.
Il tuo partner festeggia ogni occasione con un bel pasto luculliano? Precedilo facendogli un invito al ristorante che piace a te o cucina tu a sorpresa. Lui o lei insiste per stuzzicarti ogni giorno con la pasta o i biscotti fatti in casa? In questi casi l’eros langue. Prova a preparare una cenetta light e a coccola/o con attenzioni e atmosfere diverse dal cibo. Se non puoi conoscere in anticipo il pranzo domenicale assaggia poco di tutto e rifiuta il bis: in questo modo non scontenti la padrona di casa e non ti appesantisci.