Il crudismo è un regime alimentare che, complice l’estate con le sue alte temperature, nei mesi più caldi tende a tornare drasticamente di moda: scopriamo insieme i suoi pro e i suoi contro per verificare che si adatti realmente alle nostre esigenze.
Dieta crudismo, perfetta per il caldo
È ovvio che con le temperature che si alzano, l’afa che arriva e di conseguenza la minore voglia di consumare pasti caldi, il crudismo appaia essere la carta vincente per unire l’utile al dilettevole in cucina: infatti limitare la cottura degli alimenti ogni tanto può favorire l’assimilazione corretta dei nutrienti.
Quando un cibo viene servito cotto, se la modalità di cottura e corretta, è possibile masticarlo meglio e digerirlo meglio: in caso la modalità di cottura sia sbagliata invece, si rischia di ottenere alimenti privi dei nutrienti o addirittura cancerogeni, come nel caso di un’esagerata affumicatura o grigliatura. Non solo, gli alimenti che vengono cotti ad alte temperature e con calore secco possono dare vita ai prodotti della glicazione avanzata, composti che possono favorire l’invecchiamento precoce e la comparsa di malattie degenerative croniche.
Il mangiare crudo consente inoltre di assorbire meglio le vitamine, in particolare la vitamina C, in altri minerali e antiossidanti. Non ci si pensa con la giusta attenzione, ma mangiare verdure crude aiuta a favorire l’irrorazione sanguigna delle gengive e quindi consente di prevenire lo scalzamento dei denti. Il giusto apporto di fibre che verrà ingerito attraverso una dieta raw, non solo aiuterà a dare la giusta spinta all’intestino, ma aiuterà anche a controllare l’indice glicemico dei pasti e a mantenere il colesterolo basso.
Benefici ma attenzione a piccoli problemi
Optare quindi per il crudismo generalmente può apportare dei benefici al corpo umano, a patto che questo tipo di alimentazione venga eseguita comunque sotto stretto controllo medico, soprattutto se la persona ha delle patologie pregresse con le quali avere a che fare. Il problema più grande della dieta crudista è che non tutto si può mangiare crudo: uova, latticini, carne e pesce in alcuni casi possono essere consumati senza problemi crudi, in altri no: è importante poi abituare l’intestino all’apporto di fibre che il crudismo sottintende, al fine di evitare gonfiori e malesseri.
È quindi consigliato andare per gradi, chiedendo il consiglio del proprio medico e puntando su una alimentazione comunque variegata: frutta, verdura, latticini e dove è possibile anche delle proteine di origine animale. Ampio spazio, per le loro proprietà nutrizionali, dovrebbe essere data ai germogli che consentono di assumere vitamine e minerali al contempo il giusto apporto proteico