La dieta del riso, generalmente e in particolare in questi primi giorni del 2021, sembra aver conquistato un posto di tutto rispetto nelle preferenze alimentari di chi vuole perdere del peso facilmente. Ma è davvero adatta a tutti? E’ questa la domanda che ci dovrebbe porre in particolare.
Riso alla base di un regime alimentare non semplice
E’ necessario partire da un presupposto importante seppure non adeguatamente calcolato da chi intraprende questo regime alimentare: la dieta del riso prevede il consumo quasi esclusivo di questo cereale. Si tratta di una dieta inventata da Walter Kempner, medico tedesco intorno alla metà del Novecento, pensata come terapia alimentare per pazienti obesi e ipertesi e quelli diabetici. Per quanto la promessa di perdita di peso sia importante, si parla di addirittura 20 chili in un mese, è necessario verificare la compatibilità della propria condizione fisica a questa dieta, non solo molto drastica ma anche correlata di diverse controindicazioni delle quali tenere conto.
Come già detto questo regime alimentare prevede un uso quasi esclusivo di riso (integrale nella maggior parte dei casi, N.d.R.) per sfruttare quelle che possono essere considerate le quattro caratteristiche nutritive principali di questo alimento che sono la capacità di stimolare la diuresi grazie al potassio, la capacità saziante, l’alta presenza di fibre e un apporto calorico non esageratamente alto, pari a 330 calorie circa per 100 grammi di riso.
Versioni dieta del riso e controindicazioni
La dieta del riso può essere seguita in due versioni: una dalla durata di nove giorni, considerata come una terapia d’urto e una di un mese. Quest’ultima in particolare prevede che le calorie totali giornaliere crescano ed è suddivisa in ulteriori due fasi: una detox di 15 giorni per disintossicare l’organismo e una di mantenimento per gli altri 15 giorni. Nella prima fase l’apporto calorico giornaliero non può superare le 800 calorie e si possono consumare solo riso, formaggi magri, frutta e verdura mentre nella seconda è possibile arrivare a 1200 calorie giornaliere aggiungendo legumi, carne bianca, pesce e cereali come quinoa, miglio e grano.
Le controindicazioni all’assunzione di questo regime alimentari vi sono e ben radicate: la dieta del riso è infatti poco equilibrata nella ripartizione dei nutrienti e quindi in caso di suo stop diventa molto facile riprendere i chili persi al primo sgarro. Essa può anche causare una diminuzione della massa muscolare, ipotensione e gravi carenze vitaminiche e la fase detox, con la grande perdita di liquidi prevista, potrebbe avere ripercussioni importanti sullo stato di salute.
Stanchezza e affaticamento potrebbero presentarsi in modo preponderante e la tipologia di cibo ingerito potrebbe portare la persona a soffrire di flatulenza.