Sul caffe’ verde ci sono tante teorie. C’è chi pensa sia il frutto di una miscela di caffè ed erbe. È realmente così? La risposta è no. E allora che cos’è? È miscela di varietà di caffè classiche, ma è crudo, cioè non ha subito il processo di torrefazione: ciò fa sì che i chicchi di caffè verde mantengano il loro originario, ovvero verde.
La mancata torrefazione influenza prima di tutto la quantità e la qualità della caffeina, che nel caffè verde è minore e non libera perché legata all’acido clorogenico (un antiossidante). Questa caratteristica fa si che la caffeina sia assorbita molto più lentamente. Inoltre, è più ricco di sali minerali, vitamine e polifenoli. È più elevato anche il ph: il caffè verde è meno acido e quindi meno irritante a livello gastrico.
Quali sono le altre proprietà? Contiene metilxantine, sostanze a cui appartiene anche la caffeina, che hanno un effetto lipolitico e di riduzione dell’assorbimento dei grassi. Non fa quindi dimagrire ma può essere un valido aiuto. Il caffè verde agisce sul controllo glicemia e ha un’azione azione antiossidante e antinfiammatoria.
Come si può bere? Lo si trova in semi, capsule o bustine solubili. Quest’ultime vanno maneggiate come si è abituati a fare con quelle del tè o della camomilla; mentre capsule e tavolette vanno ingerite semplicemente accompagnate da un bicchierone d’acqua. Il dosaggio esatto da seguire va letto sulle confezioni. In linea di massima non ha controindicazioni anche se è meglio non esagerare ed è sconsigliato alle donne in gravidanza e ai bambini.
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