Quando siamo a dieta tendiamo sempre a tagliare calorie ovunque possiamo, più spesso interveniamo sui grassi ma non solo: è giusto eliminare i carboidrati dalla dieta? Ce lo siamo domandati e la risposta è no. Ecco perché.
Cominciamo col dire che le diete fai da te, senza il parere di un nutrizionista che sappia calibrare i nutrienti, sono potenzialmente pericolose. Se si vuole seguire un regime alimentare per dimagrire, quindi, è sempre meglio consultare un professionista. Il rischio è quello di fare errori che possono essere più o meno dannosi. Uno di essi è eliminare totalmente i cardoidrati dalla dieta.
Perdere peso, infatti, non significa automaticamente che stiamo procedendo nel modo giusto. L’organismo può soffrire la mancanza di un nutriente fondamentale e manifestare i sintomi di questa carenza solo a lungo termine. Di solito ad essere demonizzati sono i carboidrati, troppo spesso tagliati dalla dieta senza ragione.
La giusta quantità di carboidrati, ben equilibrata con gli altri macronutrienti, è invece essenziale non solo per mantenersi in buona salute ma anche per perdere peso nel modo corretto, evitando di recuperare i chili persi in breve tempo.
Il glucosio, derivato dai glucidi contenuti nei carboidrati, è l’energia essenziale di cui si nutre il nostro cervello. Un individuo ha bisogno giornalmente di un quantità di glucosio compresa tra 100 e 200 grammi perché possa creare delle riserve energetiche a cui attingere quando necessario. Se manca la giusta quantità di energia infatti ci sentiamo fiacchi, poco reattivi e a lungo andare danneggiamo il nostro corpo.
Inoltre ogni volta che eliminiamo i carboidrati il corpo va in modalità carestia, interpretando questa assenza come un allarme per le riserve energetiche che gli sono necessarie. La conseguenza è un rallentamento del metabolismo che brucia meno per conservare più a lungo le riserve.
Un altro fattore importante è il senso di sazietà che i carboidrati sono in grado di fornire. Se mancano la sensazione di fame sarà più frequente, con il risultato di desiderare quantità esagerate di carboidrati per compensare questa assenza più o meno prolungata.
La soluzione dunque è ridurre ma non eliminare i carboidrati, scegliendo quelli giusti e nella giusta quantità. L’ideale è dedicare il 55% del totale delle calorie quotidiane ai carboidrati complessi che sono ad assimilazione lenta e dunque capaci di darci energia a lungo termine e senso di sazietà. Parliamo di cereali, pasta, pane, riso, legumi e patate. I carboidrati semplici da prediligere provengono invece da frutta al naturale e miele, da favorire rispetto agli zuccheri raffinati.
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