Tra le diete di moda del momento tutto ci aspettavamo meno che uno sguardo al passato, cosa che fa la dieta vittoriana. Si tratta di una tendenza che recupera alcuni alimenti tipici dell’alimentazione inglese durante il lungo regno della regina Vittoria che coincise con la seconda parte dell’Ottocento e la prima porzione del Novecento.
Secondo gli studiosi britannici che hanno messo a punto la dieta vittoriana il segreto sta in alcuni alimenti in particolare. Hanno definito il periodo vittoriano un’età d’oro della nutrizione grazie all’uso di tante verdure, con generose quantità di cipolla, barbabietole e cavolo, pane integrale e aringhe per le proteine.
I vittoriani consumavano poca carne ma facevano bollire a lungo le ossa per assumerne i nutrienti. Preferivano il pesce come sgombro, aringa e uova di merluzzo. Il pane era integrale e ricco di lieviti capaci di rinforzare il sistema immunitario. A ciò si aggiungevano tanta frutta e molte verdure. Inoltre la maggior parte dei piatti era preparata in casa. Insomma, l’ABC della corretta alimentazione.
Lo studio che afferma la superiorità della dieta vittoriana per una corretta alimentazione contemporanea è stato pubblicato sul Journal of the Royal Society of Medicine. Gli esperti consigliano di ispirararsi a quel periodo per ritrovare le sane abitudini di una volta: cibi cucinati a casa, ingredienti freschi e grandi quantità di frutta e verdura.
In epoca vittoriana, secondo i ricercatori, l’aspettativa di vita era di 75 anni per gli uomini e di 72 anni per le donne, in tutto simile a quella degli abitanti del Regno Unito di oggi. Gli anziani di quel tempo, però, soffrivano meno di patologie legate all’età, pur essendo fisicamente sottoposti a lavori molto più pesanti. Ed eccoci al punto seguente: l’esercizio fisico è importante quanto la dieta.
La classe operaia vittoriana aveva bisogno di mangiare pasti sostanziosi per sopportare lo sforzo fisico del duro lavoro di quel periodo. Gli uomini arrivavano a consumare fino a 5 mila calorie al giorno, le donne 3 mila. Oggi noi siamo abituati a consumarme circa 2.200, pur svolgendo lavori che richiedono in media assai meno sforzo fisico di una volta. La dieta dei vittoriani, tuttavia, prevedeva tra 8 e 10 porzioni di verdura al giorno con i vantaggi in termine di vitamine e minerali. Se aggiungiamo poco sale e pochissimo zucchero il quadro è completo.
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