Ci sono diete più simili a filosofia di vita, a religioni. Ci sono diete che curano il corpo e l’anima. Ovviamente, questo è l’obiettivo ma non sempre ci riescono. Tra questi c’è il reducetarianesimo, un nuovo stile alimentare, creato dal ricercatore della Columbia University Brian Kateman e diffuso attraverso il suo Reducetarian Blog, che ha come motto “We reduce”.
In che cosa consiste questa dieta? Bisogna ridurre la cerne il più possibile e visto che reducetarianesimo deriva dal vegetarianismo e ha il rispetto per l’ambiente (e per gli animali) in cima ai principi etici, è fondamentale preferire quella proveniente da animali allevati al pascolo rispetto a quelle ottenute da bestiame allevato in maniera intensiva. È possibile anche mangiare formaggio e pesce, ma sempre in piccole dosi.
Il percorso per abbandonare la carne totalmente, ovvero, rinunciarci volontariamente è quasi una sorta di scheda di allenamento, come quelle che fanno in palestra. Si parte il lunedì, battezzato “meatless monday”, durante cui non bisogna mangiare proteine animali per cena. Andate in un ristorante veg e consumate tofu. Un po’ alla volta il vostro regime alimentare dovrà raddoppiare le quantità di verdure per dimezzare quelle di carne, arrivando a farsi una bistecca solo nel weekend. Una scelta etica, questa, ma anche salutare. Brian Kateman ha infatti commentato:
Mangiare meno carne abbassa il rischio di ammalarsi di tumore e patologie cardiovascolari. E riduce l’inquinamento ambientale. Il bello è che non si tratta di una scelta radicale, ma semplicemente di un riaggiustamento delle proprie abitudini. Con un piccolo sforzo collettivo staremmo tutti meglio e faremmo bene al pianeta.
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