La dieta per aumentare l’apporto di ferro nel sangue

Dieta a base di ferro

Ci sentiamo deboli, gira un po’ la testa e negli ultimi tempi c’è un’evidente carenza di appetito. Potremmo avere bisogno di ferro. Questa sostanza è fondamentale perché favorisce il trasporto dell’ossigeno e per l’attività muscolare e cellulare. È fondamentale per formare e rinnovare i globuli rossi, evitare l’insorgere o curare l’anemia

Clara Camaschella, professore di Medicina interna all’Università Vita e Salute e responsabile dell’Unità di Ricerca Regolazione del Metabolismo del Ferro del San Raffaele di Milano, ha così spiegato al Corriere:

Quella del ferro è una storia di bilancio e riciclo: la sua presenza in un giusto equilibrio è vitale per il nostro organismo che, quando tutto funziona per il meglio, lo mantiene al suo interno nelle corrette proporzioni.

Come si fa ad assicurare al nostro corpo il giusto apporto di ferro? Ovviamente seguendo un’alimentazione corretta e ben bilanciata.  Quotidianamente dobbiamo assumere 10 milligrammi al giorno se siamo uomini o donne in menopausa, mentre 18 milligrammi se siamo donne in età fertile. Durante l’adolescenza, nelle donne in gravidanza o con cicli molto forti potrebbe esserci una carenza. In questo caso, l’alimentazione potrebbe non essere sufficiente. Esistono delle terapie per riportare il metabolismo del ferro ai livelli considerati nella norma. È un processo molto lento.

Dove si trova il ferro? Dobbiamo mangiare prodotti di origine animale, come carni rosse magre, tacchino, pollo, pesci come tonno, merluzzo, salmone. Sono molto importanti, inoltre, il germe di grano, i cereali, il riso, patate, carote, broccoli, pomodori, legumi, frutta secca  e molluschi. Le sostanze che contengono vitamine B (è importante l’acido folico) e C favoriscono l’assimilazione del ferro. Invece, riducono l’assorbimento l’alcol, le bevande contenenti caffeina (quindi non solo caffè ma anche tè e bibite gassate con cola), latte e tutti i suoi derivati.

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