Si chiama la dieta di Dio, nota anche come il “digiuno di Daniel” e sta letteralmente spopolando in America. Si tratta di un regime alimentare frugale ispirato all’Antico Testamento e alla tradizione giudaico-cristiana, che fa del digiuno la sua colonna portante.
Il digiuno di Daniel deriva dalla storia raccontata nella Bibbia del nobile giudeo Daniele, il quale aveva preferito rifiutare le bevande e il cibo che il re di Babilonia gli aveva offerto per non contaminarsi. Con questa dieta, secondo i seguaci, si può santificare il Signore e nello stesso tempo prendersi cura anche del proprio corpo, in quanto l’astinenza rompe un modello alimentare poco sano per l’organismo e per l’anima.
Poiché la dieta di Dio è molto rigida sono nate numerose varianti, tra cui quella elaborata da Rick Warren, che a dicembre pubblicherà ispirato un libro ispirato al metodo biblico per dimagrire: “The Daniel Plan: 40 days to a healthier life”, scritto insieme allo psichiatra Daniel Amen e al medico Mark Hyman. Warren è a capo della chiesa di Saddleback in California e ha iniziato a divulgare la dieta già qualche anno fa, proponendola anche ai suo seguaci. Il regime si basa sul consumo di frutta e verdura per il 70% e per il restante 30% da proteine magre e cereali integrali. Inoltre, prevede l’astinenza per 40 giorni da zucchero, caffeina, alcol e da tutti gli alimenti trasformati. Solo alla fine è concessa la reintroduzione della carne e dei latticini. Chiaramente, la pausa di 40 giorni è ispirata alla Bibbia, perché è un riferimento alla durata del diluvio universale.
Quanto sia attendibile ed efficace questa dieta è tutto da verificare, soprattutto per le sue implicazioni religiose, che poco hanno a che vedere con il bisogno di perdere peso per prevenire malattie e disturbi di vario tipo, dal diabete alle patologie cardiovascolari. Il consiglio, come sempre, è quello di evitare le diete fai da te o quelle che promettono miracoli e rivolgersi ad un esperto.
Il digiuno di Daniel deriva dalla storia raccontata nella Bibbia del nobile giudeo Daniele, il quale aveva preferito rifiutare le bevande e il cibo che il re di Babilonia gli aveva offerto per non contaminarsi. Con questa dieta, secondo i seguaci, si può santificare il Signore e nello stesso tempo prendersi cura anche del proprio corpo, in quanto l’astinenza rompe un modello alimentare poco sano per l’organismo e per l’anima.
Poiché la dieta di Dio è molto rigida sono nate numerose varianti, tra cui quella elaborata da Rick Warren, che a dicembre pubblicherà ispirato un libro ispirato al metodo biblico per dimagrire: “The Daniel Plan: 40 days to a healthier life”, scritto insieme allo psichiatra Daniel Amen e al medico Mark Hyman. Warren è a capo della chiesa di Saddleback in California e ha iniziato a divulgare la dieta già qualche anno fa, proponendola anche ai suo seguaci. Il regime si basa sul consumo di frutta e verdura per il 70% e per il restante 30% da proteine magre e cereali integrali. Inoltre, prevede l’astinenza per 40 giorni da zucchero, caffeina, alcol e da tutti gli alimenti trasformati. Solo alla fine è concessa la reintroduzione della carne e dei latticini. Chiaramente, la pausa di 40 giorni è ispirata alla Bibbia, perché è un riferimento alla durata del diluvio universale.
Quanto sia attendibile ed efficace questa dieta è tutto da verificare, soprattutto per le sue implicazioni religiose, che poco hanno a che vedere con il bisogno di perdere peso per prevenire malattie e disturbi di vario tipo, dal diabete alle patologie cardiovascolari. Il consiglio, come sempre, è quello di evitare le diete fai da te o quelle che promettono miracoli e rivolgersi ad un esperto.
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