L’obesità è sempre più la piaga del nostro tempo: non è solo un problema estetico come molti tendono ancora a pensare, è soprattutto un rischio reale per la salute, soprattutto a livello cardiovascolare. Un recente studio effettuale dall’Associazione Internazionale di Epidemiologia ha quantificato il danno che subisce la salute di una persona obesa per ogni anno che passa.
L’obesità è una vera e propria patologia che incide sulla possibilità di sviluppo di cardiopatie e di cancro; il cuore delle persone obese è più affaticato rispetto a quello dei normopeso, perché deve spingere il sangue in un maggior numero di vasi sanguigni, anche solo per i normali movimenti del corpo.
A ciò va aggiunto che l’obesità può provocare anche il cancro; secondo i dati, solo nel 2008 sono stati registrati in tutta Europa più di 124 mila casi di cancro dovuti al sovrappeso; i cancri più comuni dovuti all’obesità sono: il tumore alla mammella, il tumore del colon e del retto e quello all’endometrio.
La regola, quindi, raccomandano gli esperti è di “non rinviare a domani” la lotta all’obesità, perché ogni due anni in più aumentano del 7 per cento le probabilità di soffrire di queste gravi patologie.
L’Italia non è immune da queste statistiche, anzi: secondo gli esperti, già nel 2025 oltre 20 milioni di italiani potrebbero essere obesi. L’obesità è la seconda causa di morte prevedibile dopo il fumo e, sempre secondo i dati raccolti dagli esperti, già attualmente 44 italiani su 100 sono in sovrappeso e uno su dieci è obeso.
Cosa fare, quindi, per contrastare l’obesità? Sicuramente sarebbe utile investire di più nell’educazione alimentare, partendo dalle scuole, e poi educare all’attività fisica e al movimento, in modo da incoraggiare uno stile di vita salutare e, di conseguenza, migliorare la salute di tutti i cittadini.
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