Chi segue la dieta Dukan, la famosa e controversa dieta ideata dal dottor Pierre Dukan, conoscerà anche il konjac, una radice che, opportunamente preparata, pare sia in grado di ridurre il colesterolo e di facilitare il transito intestinale. Usata nell’alimentazione tradizionale giapponese da più di duemila anni, vale la pena di scoprirla a prescindere dal suo uso nella dieta Dukan, di cui comunque, parleremo dopo il salto.
Konjac, che cos’è
Il konjac, che assomiglia a una grande barbabietola, cresce in alta montagna e viene consumato soprattutto in Giappone, in Indonesia e in Corea. Una volta raccolti, i tuberi vengono raccolti, puliti e sbucciati, dopodiché cotti seccati e macinati come se fossero farina e poi usati per preparare diversi piatti, come ad esempio gli shirataki di konjac, una specie di spaghetti che non contengono calorie, saziano molto e non contengono glutine.
Konjac, i benefici
I benefici del konjac sono conosciute da molto tempo, e soprattutto quelli delle sue fibre solubili, dato che possiedono un alto potere assorbente in grado di abbassare i livelli di colesterolo e di facilitare il transito intestinale, oltre a ridurre il livello di zuccheri nel sangue, il che lo rende utile anche per chi soffre di diabete.
Il konjac nella dieta Dukan
Il konjac è un alimento che può essere consumato a volontà nella dieta Dukan; nella fase di attacco si possono mangiare gli shirataki di konjac, ma con una quantità ridotta di salsa di pomodoro, nella fase di crociera si possono aggiungere delle verdure e nella fase di consolidamento anche con un po’ di parmigiano. Infine, nella fase di stabilizzazione, possono essere mangiati a seconda del proprio gusto.
Preparare gli shirataki di konjac è semplice: basta sciacquarli sotto l’acqua corrente e disfare le matasse tirando le estremità dopodiché cuoceteli in acqua bollente per un minuto e conditeli a piacere o, se stare seguendo la dieta Dukan, secondo la fase nella quale vi trovate.
Link utili:
I cibi permessi nella dieta Dukan
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