Con l’arrivo della bella stagione e dell’inevitabile prova costume, inizia anche il classico bombardamento in tv di diete miracolose, creme anticellulite, tisane drenanti, e chi più ne ha ne metta. Tra gli integratori più usati per perdere peso c’è senza alcun’ombra di dubbio la L-Carnitina, chiamata più semplicemente anche carnitina.
La carnitina è un aminoacido utilizzato dal nostro organismo (che la sintetizza nel fegato con l’aiuto di ferro, metonina, vitamine B6 e C) per convertire i grassi in energia, ed è contenuta naturalmente soprattutto negli alimenti di origine animale come la carne di manzo, il pollo, ma anche nei prodotti lattiero-caseari come appunto il latte (intero), il formaggio. E’ contenuta, inoltre, nel merluzzo, nel pane, negli asparagi, nell’avocado, nei carciofi, nei cavoletti di Bruxelles, nei legumi, nel grano saraceno, nell’aglio, nelle banane, nella farina d’avena, nella crusca, nelle albicocche, nelle noci, e nel germe di grano.
La carnitina è guardata con un certo interesse da chi vuole dimagrire poiché favorisce la combustione dei grassi, Molti studi hanno dimostrato la sua efficacia nella perdita di peso, forse quello più noto è stato realizzato dall’Università di Lipsia, in Germania, dal Dr. Detlef Mueller, secondo il quale la mancanza di questo aminoacido nella dieta ha il potere di rallentare il metabolismo dei grassi, contribuendo all’aumento del tessuto adiposo.
Non tutti gli studiosi, però, sono d’accordo con quanto affermato dalla ricerca tedesca, e contestano la sua utilità come integratore dimagrante. Ma la carnitina, ha anche altre importanti proprietà, ad esempio è in grado di migliorare la funzione cardiovascolare e le prestazioni sportive.
Gli effetti collaterali della carnitina sono abbastanza rari, tuttavia, se assunta a dosaggi molto elevati può anche causare nausea, crampi addominali, vomito e diarrea. Inoltre, non è indicata per chi soffre di disturbi della tiroide e per i pazienti con epilessia.
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