Il pane è l’alimento più diffuso sulle tavole degli italiani: nonostante negli anni il suo consumo sia diminuito resta sempre uno dei cibi più amati; ma è meglio scegliere il pane bianco o quello integrale? E quali sono le quantità giuste da assumere? A queste e ad altre domande dà una risposta, il dottor Andrea Ghiselli dirigente di ricerca dell’Inran (Istituto nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione).
Il pane è un alimento costituito da carboidrati complessi, proteine e fibre e, come spiega il dottor Andrea Ghiselli, i carboidrati presenti nel pane sono ad alto contenuto glicemico per cui sarebbe meglio consumare pane integrale e comunque in quantità limitata per non rischiare di alzare il livello della glicemia.
Sulla quantità giornaliera di pane, Ghiselli spiega che non è possibile stabilire delle linee guida generali in quanto dipende dal fabbisogno energetico; in ogni caso, gli esperti hanno individuato tre fasce di fabbisogno energetico per spiegare meglio come relazionarsi al consumo di pane anche se, sottolineano, si tratta di linee guida puramente indicative.
- Prima fascia: 1.700 calorie al giorno per i bambini oltre i sei anni, donne anziane, di piccola statura e sedentarie; tre porzioni di pane da 50 grammi l’una.
- Seconda fascia: 2.100 calorie al giorno per adolescenti femmine, donne e uomini adulti con lavoro sedentario; quattro o cinque porzioni da 50 grammi.
- Terza fascia: 2.600 calorie al giorno per adolescenti maschi e uomini adulti con lavoro non sedentario o che praticano una moderata attività fisica; fino a sette porzioni di pane da 50 grammi l’una.
Ovviamente, il rapporto cambia, ovvero diminuisce, se durante la giornata vengono consumate anche pizza, pasta e patate.
In generale, gli esperti consigliano di mangiare pane integrale perché il suo indice glicemico è inferiore, tuttavia la scelta deve essere fatta valutando la dieta complessiva; spiega, infatti, il dottor Ghiselli:
Dal punto di vista puramente teorico è meglio il pane integrale che contiene più fibra e meno amido, quindi il suo indice glicemico è inferiore. Tuttavia se prendiamo pane integrale e marmellata, facciamo una cosa peggiore che se prendiamo pane bianco e broccoletti. Perché è la dieta complessiva che comporta un significativo aumento o diminuzione della glicemia
Ancora: è vero che il mangiare il pane con il lievito gonfia e fa ingrassare? Ghiselli asserisce che è una convinzione falsa, ma ammette che il lievito rende l’amido del pane più digeribile e quindi fa alzare prima la glicemia, ma basta mangiarne meno per limitare i danni. Per quanto riguarda le calorie, invece, attenzione alla crosta: contendo meno acqua, a parità di peso contiene più calorie della mollica.
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