Avete già pensato a quale sarà il menù di Pasqua? Ogni famiglia ha le sue tradizioni, ma una cosa è sicura – proprio come accade a Natale – con la scusa dei festeggiamenti si tende a mangiare decisamente troppo. Per Pasqua sono previsti in media tre chili in più (in due giorni di stravizi) e l’assunzione di circa 6000 calorie in più. Sono davvero numeri importanti, non solo per il nostro punto vita, ma anche per la nostra salute.
Calorie dei dolci di Pasqua
È difficile stimare il numero di calorie che si assumeranno esattamente, intanto perché ognuno di noi raggiunge la sazietà in modo diverso e perché non c’è un menù prestabilito. Iniziamo però dal cioccolato, grande protagonista della tavola di Pasqua. Avrete comprato tutti delle uova? Un pezzetto di cioccolata al latte, il corrispettivo di 50 grammi, equivale in calorie a un piatto di pasta e fagioli (ovvero quasi 279 calorie), mentre se è fondente a tre cannelloni (ovvero 250 calorie). La differenza, oltre ai grassi e ai valori nutrizionali, sta nella capacità di saziare, davvero minima nel caso del dolcetto. Non è tutto. Poi ci sono gli altri dolci della tradizione. Una fetta di pastiera napoletana ha circa 250 calorie, una fetta di colomba 390 calorie (come un piatto di gnocchi ben condito).
Calorie dei piatti della tradizione
Pasqua e Pasquetta non sono fatte solo di dolci e spumante. Esistono dei piatti tradizionali, davvero buonissimi, ma molto calorici. Per esempio, una fetta di torta pasqualina sono 230 calorie, una porzione di lasagne al ragù circa 600. Ma non è tutto? Le classiche costolette d’agnello, che se fatte semplicemente alla griglia sono abbastanza leggere da digerire, valgono 360 calorie cotte ogni 100 grammi: è un attimo mangiarne almeno 200 o 300 grammi e arrivare, all’interno di un pasto già per sé molto calorico, a 100 calorie solo con questo secondo. Se poi avete deciso di friggere i vostri scottadito, come si usa nella migliore tradizione, il valore energetico ovviamente tende a lievitare. Ricordiamo, inoltre, che un classico uovo sodo vale circa 60 calorie, mentre un bicchiere di spumante circa 200 calorie. Pietro Migliaccio, nutrizionista, gastroenterologo e presidente della Società italiana di scienza dell’alimentazione, ha commentato:
Consiglio a tutti di smaltire quanto prima le calorie in eccesso con la dieta di compenso del martedì che segue le feste, che include anche qualche avanzo del menù di festa a scopo gratificante. Inoltre, è bene aumentare il dispendio energetico facendo belle passeggiate all’aria aperta. I soggetti diabetici, cardiopatici, ipertesi e le persone recentemente operate o affette da insufficienza renale possono concedersi solamente piccole e saltuarie deroghe alimentari.
La dieta degli avanzi di Pasqua
Dopo essersi tolti tutti i piaceri della buona tavola domenica e lunedì è necessario fare attenzione agli avanzi. In quasi tutte le famiglie, martedì, ci saranno i frigoriferi pieni di “resti” deliziosi e da smaltire. Secondo l’esperto, va benissimo continuare con certe delizie, stando però attenti alle calorie: la dieta deve prevedere circa 950 calorie ed è di compenso. Ovvero, da un punto nutrizionale non è corretta, ma aiuta l’umore e permette di smaltire gli eccessi del weekend. Ecco quanto consiglia il nutrizionista.
- Colazione: una tazza di tè/caffè con un cucchiaino di zucchero e con 50 grammi di colomba o 100 grammi di latte scremato o uno yogurt con frutta; una fetta biscottata o un biscotto.
- Primo spuntino: un frutto o un cappuccino o un succo di frutta
- Pranzo: 150 grammi di abbacchio con patate oppure 30 grammi di cioccolata con 60 grammi di pane oppure un frutto e una fetta di colomba. Altrimenti potete anche scegliere tra 80 grammi di tonno o di formaggio light con insalata (un cucchiaio d’olio) e un panino piccolo.
- Secondo spuntino: un frutto
- Cena: 100 grammi di petto di pollo o di sogliola con insalata (un cucchiaio d’olio) e un panino oppure un uovo sodo con insalata (un cucchiaio d’olio) e un panino.
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[Fonte: Adnkronos]