Formaggi magri, quelli migliori per la dieta

formaggi magriQuando si segue una dieta dimagrante, i formaggi sono in cima alla lista degli alimenti “proibiti”, poiché sono particolarmente calorici e grassi. Solo per fare un esempio, un pezzettino di Asiago da 30 grammi, un quadratino per intenderci, contiene 113 calorie. Ma non tutti i formaggi sono uguali. I formaggi magri, infatti, hanno un contenuto di grassi compreso tra il 15 ed il 20%.

Chiaramente, resta pur sempre una percentuale significativa di grassi se paragonata con altre fonti proteiche come la carne, i legumi o il pesce. I formaggi cosiddetti “magri”, infatti, per quanto siano ricchi di proteine nobili, sali minerali e calcio, anche i formaggi magri vanno consumati con moderazione, soprattutto per chi ha problemi di peso, sovrappeso o colesterolo.

Classificazione dei formaggi

  • Formaggi grassi:sostanza grassa, sul secco, superiore al 42%;
  • formaggi semigrassi: sostanza grassa, sul secco, compresa fra il 42 e il 20%;
  • formaggi magri: sostanza grassa, sul secco, inferiore al 20%.

Il formaggio è un alimento ad elevato valore nutritivo poiché contiene, in forma concentrata, la maggior parte dei nutrienti presenti nel latte (abbondante presenza di proteine nobili, calcio, fosforo, vitamina A e riboflavina). Non ci si può comunque dimenticare del suo notevole contenuto in grassi saturi e dell’elevato apporto calorico.

Lista dei formaggi magri

  • Quark magro: è un formaggio dalla pasta molle molto magro poiché ha un elevato contenuto di acqua, molte proteine (13% circa), pochi carboidrati (4,5% circa) e pochissimi grassi (0,1%). Ha “solo” 90 calorie ogni 100 g di prodotto. E’ ricco di proteine, ed è povero di carboidrati e lo 0.1% di grassi. Spesso contiene addensati come la farina di semi di guar, anche indicata con la sigla E412, o la farina di semi di carrube indicata con la sigla E410. In Italia è il Quark è conosciuto soprattutto in Trentino Alto Adige, mentre nelle altre regioni non è facile da reperire, si trova sopratutto nei negozi di alimentazione naturale e biologica, oppure nei grandi supermercati.
  • Cottage o fiocchi di latte: è un formaggio fresco ottenuto con il latte invece che con il siero. Ha un sapore delicato, mentre l’odore è di latte acidulo, con lievi sentori di panna e burro. Si tratta di un’invenzione americana, oggi molto diffusa anche in Europa e in Italia. I fiocchi di latte sono un prodotto a basso contenuto di sale, molto saziante ed ipocalorico (il valore tipico si aggira attorno alle 100 Kcal ogni 100 grammi, contengono inoltre una quantità di grassi che varia dal 4 al 9%, localizzata sopratutto nel liquido che li circonda. E’ preferibile acquistare fiocchi di latte con un tenore in grassi intorno al 4-5%, alcune marche arrivano fino al 9%, un tenore troppo simile a quello della ricotta.
  • Ricotta di mucca: non è propriamente un formaggio perché non viene ricavata dal latte, ma un suo sottoprodotto, poichè si ottiene dalla lavorazione del siero del latte residuato dalla produzione del formaggio. E’ una buona fonte di proteine e contiene 146 calorie ogni 100 g.
  • Fior di latte: è un formaggio fresco di latte intero di vacca a pasta filata, ottenuto con una tecnica simile a quella della mozzarella (che invece viene prodotta con latte di bufala). Ha un sapore caratteristico di latte e panna gradevolmente acidulo. Ogni 100 g di prodotto contiene 240 calorie.
  • Feta greca: deve il suo nome alla conservazione, che viene fatta in grossi pani (“fetta” in greco si pronuncia “feta”), in appositi contenitori in salamoia. Oggi viene prodotta a livello industriale con latte di vacca, perciò è più leggera della versione tradizionale fatta con il latte di pecora. Si presenta di colore bianco, senza crosta e dalla forma rettangolare. La pasta è semidura e friabile, ha un sapore molto delicato e leggermente acidulo, piacevolmente salato. E’ una buona fonte di proteine, e per ogni 100 g di prodotto contiene 250 calorie.

Photo Credit|ThinkStock

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