Dieta, meglio il vino del cocktail

vino lineaChi vuole mantenere una splendida silhouette non ha nulla da temere dal vino. Al contrario di quanto molti credono, infatti, per la linea è più “pericoloso” il cocktail di un bicchiere di vino bevuto di tanto in tanto. A dare un calcio ai pregiudizi sul vino, e a rivalutarne le qualità è l’enologo Luca Maroni.

Secondo l’esperto, infatti, il vino batte il classico cocktail e non soltanto sul fronte dieta. Gli spritz tanto di moda a Milano, così come i cocktail, protagonisti indiscussi dell’happy hour, fanno ingrassare in misura maggiore, poiché, paradossalmente, sono più ricchi di zuccheri del vino. Il vino, inoltre, non è pieno d’alcol come molti detrattori di questa bevanda sostengono, ma lo conterrebbe per solo il 13% del totale.

Il paragone diventa anche più “spietato” se si considera i comuni vini da tavola, sia rossi che bianchi, i quali non hanno più di 3-5 grammi per litro di zucchero contro i 100-120 grammi per litro degli spritz e dei cocktail, o persino delle tanto decantate bevande analcoliche.

Il vino, più in generale, sembra spuntarla anche quando si parla di salute. Come ricorda l’enologo Maroni, se assunto con moderazione (375 centilitri al giorno) apporta diversi benefici. Numerosi studi epidemiologici hanno evidenziato come tra gli alcolici, il vino sia la bevanda maggiormente correlata con una diminuzione dell’incidenza di cardiopatie e arteriosclerosi. In particolare è stato dimostrato che l’assunzione continuativa e moderata di vino porta ad un aumento delle lipoproteine HDL (rimuovono l’eccesso di colesterolo dalle arterie), e una diminuzione dell’aggregazione piastrinica.

Il vino, infatti, contiene vitamine e altri micronutrienti che attivano la digestione e rendono più efficienti il sistema circolatorio e linfatico. Accanto agli antiossidanti vitaminici, estremamente interessante si è rivelata la classe dei polifenoli (tanni, catechine, antociani), soprattutto per la presenza del resveratrolo, un potente antiossidante in grado di migliorare la risposta immunitaria e di contrastare i processi d’invecchiamento.

Photo Credit|ThinkStock

Condividi l'articolo: