Carota, ecco un abbronzate naturale

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Lo sapevate che la carota è un ottimo abbronzante naturale? Il suo bel colore arancio è dovuto alla presenza di carotenoidi, sostanze colorate tra le quali spicca il betacarotene, efficacissimo nel proteggere la pelle dall’aggressione dei raggi ultravioletti.

A differenza di alcune creme con alto fattore protettivo, il betacarotene non rallenta l’abbronzatura, anzi, l’accelera stimolando direttamente la formazione della melanina, il pigmento scuro che ti dà la tintarella. Se consideriamo che, oltre ad essere ricca di betacarotene (un etto di carote ne dà 1.150 microgrammi), la carota contiene anche molta acqua, utile per idratare l’epidermide, ci accorgiamo di come la sua “fama” sia davvero meritata.

Una volta nell’organismo, poi, il betacarotene si trasforma in vitamina A, fattore protettivo tra i più importanti: non solo ostacola l’azione dei radicali liberi, ma agisce direttamente anche sul meccanismo della visione, assicurando la perfetta funzionalità della vista. Cento grammi di carote danno quasi il doppio della vitamina A indispensabile per una vita sana.

Ma attenzione: non basta fare indigestione di carote un giorno a settimana per garantirsi tutta la vitamina necessaria; per sfruttare tutti i vantaggi, il consumo di carote deve diventare un’abitudine frequente: almeno tre o quattro volte la settimana.

Le carote migliori sono quelle dal colore arancio-brillante e di media misura, con la parte interna, cioè quella più dura e legnosa, di dimensioni ridotte e con le foglie ancora fresche. Per assumere tutte le vitamine e i sali che contengono, è opportuno mangiare le carote crude, semplicemente spazzolate e risciacquate; anche in questo caso è meglio scegliere quelle di coltivazione biologica, per essere certi di non ingerire residui di fertilizzanti o di fitofarmaci.

Un altro consiglio utile è quello di non buttare le foglie verdi più tenere, perché sono ricche di vitamina A e, grazie al loro gusto amarognolo, rendono ancora più fresche e piacevoli insalate e minestre.

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