È scattata l’ora X, quella della dieta. Ventiquattro ore dopo il cenone di Capodanno, la maggior parte delle persone pensa a come smaltire i chili di troppo. I sensi di colpa la fanno da padrone, anche se i dolciumi della Befana dall’altra parte strizzano l’occhio. Secondo una ricerca, commissionata da Starbene, le donne sono quelle che più si lasciano prendere dalla smania della dieta riparatrice. Il 40% delle signore, tra i 35 e i 44, pensa di applicare un regime alimentare fai-da-te, informandosi su riviste.
Le persone che non seguono una dieta durante l’anno, nel 60% decide di improvvisarsi proprio dopo le feste di Natale: l’86% di donne che dichiara che le abitudini alimentari della famiglia rimangono “invariate”. A cercare un rapporto più sereno con la bilancia risultano essere le donne più impegnate nella professione e con titolo di studio più elevato (il record è nel Nord Ovest con il 63%).
Oltre alle signore con circa 40 anni, ci sono anche le trentenni a farsi contagiare dalla voglia di perdere peso. Il problema di base è che si pensa di perdere peso semplicemente mangiando poco e male, ma il 70% non associa l’attività fisica alla dieta. Il fenomeno è trasversale per tutte le età e al tipo di occupazione, con un picco del 75% tra le donne con figli minorenni. Secondo specialisti l’inadeguata attività fisica rappresenta la principale causa di insuccesso della perdita di peso.
Ma c’è di più. Il 58% ha dichiarato di aver perso peso ma solo il 25% è soddisfatta dei risultati raggiunti. In particolare le più soddisfatte sono le donne maggiormente scolarizzate, chi si è rivolto ad un esperto, e coloro che hanno coinvolto la famiglia nella dieta. Mi raccomando, seguire per qualche giorno (massimo 3) una dieta vegetariana e depurativa, magari liquida, può essere d’aiuto. Il periodo di tempo non deve superare le 72 ore, per regimi più complessi è obbligatorio andare dal medico.
[Fonte: Tiscali]