Il melograno è un frutto molto particolare: dolce e delicato si può mangiare a fine pasto, ma anche in abbinamento a qualche piatto salato. Quello che lo rende ancora più speciale è la proprietà che ha scoperto uno studio americano presentato a Denver all’ultimo congresso dell’American Society of Nephrology. Sembra essere una risorsa per coloro che soffrono di malattie renali o sono in dialisi.
Proprio così. Il melograno sembra essere in grado di ridurre gli effetti collaterali dovuti alla dialisi. I ricercatori dell‘Istituto Universitario di Tecnologia di Haifa in Israele per arrivare a questo risultato hanno analizzato 101 pazienti in dialisi che per un anno, tre volte alla settimana, prima di sottoporsi alla terapia bevevano o un bicchiere di succo di melograno o un placebo.
I risultati hanno dimostrato che il succo di melograno aveva ridotto l’infiammazione e diminuito il danno ossidativo da radicali liberi. Ma cosa che più ha stupito i medici è stato il fatto che coloro che hanno assunto il succo, durante l’anno, sono stati ricoverati meno volte degli altri con il placebo. Il motivo? Le capacità antiossidanti e antinfiammatorie permettono di mantenere basso il colesterolo, la pressione arteriosa.
Insomma, il melograno come elisir di lunga vita, perché – grazie ai dati raccolti – sembra proprio vero che sia in grado di migliorare la salute cardiovascolare dei pazienti in dialisi. Il succo, infatti, riduce la pressione, migliora il profilo lipidico e diminuisce il rischio di eventi cardiovascolari come infarto e ictus. Batya Krystal, coordinatrice dello studio, raccomanda di bere quantità moderate e fare attenzione al potassio:
Il potassio va controllato perché il melograno ne è una fonte considerevole e nei pazienti con insufficienza renale cronica, soprattutto se seguono una dieta a ridotto contenuto di potassio, è importante evitarne gli eccessi.
Questo studio è molto importante visto soprattutto in prospettiva, perché gli esperti si attendono un’epidemia d’ insufficienze renali a causa del dilagante diabete. Ecco quindi che il melograno sarà davvero importante.
[Fonte: Corriere]