Lo zucchero è un tranquillante naturale. Avete i nervi tesi, siete nervosi perché in ufficio vi hanno fatto perdere la pazienza? Una caramella o un cioccolatino possono aiutare. Non è il rimedio della nonna, a sostenere questa tesi sono i ricercatori della Ohio State University che hanno scoperto che assumere dello zucchero, una bevanda dolce, può far calare la rabbia. Almeno per un po’. Meglio di niente. Cero, questa non deve essere la scusa per esagerare.
Per dimostrare questa tesi sono stati testati due gruppi di volontari: un gruppo ha bevuto limonata zuccherata, mentre l’altro limonata dolcificata. Alla fine dell’esperimento le persone che avevano consumato la limonata zuccherata, quando sono stati sottoposti a provocazioni da parte di un estraneo, hanno reagito con meno rabbia e aggressività, rispetto agli altri.
Il ricercatore Brad Bushman, co-autore dello studio e professore di comunicazione e psicologia presso la Ohio State University, ha dato questa spiegazione:
Evitare gli impulsi aggressivi coinvolge il controllo di sé, e il controllo di sé richiede un sacco di energia. Il glucosio fornisce energia al cervello. Bere la limonata dolcificata ha contribuito a fornire l’energia a breve termine necessaria per evitare lo scontro con gli altri
Il motivo va ricercato nel glucosio, un tipo di zucchero semplice che si trova nel sangue e fornisce energia al cervello. Questa ricerca non va vista solo come dato di fatto, ma per le prospettive future che apre. Intanto, perché ha una morale: prendere la vita con più dolcezza può aiutare a non farsi dominare dalla rabbia. E poi perché spesso si abusa di antidepressivi, quando un rapporto sano con il cibo potrebbe essere d’aiuto.
Infine, una riflessione sullo zucchero: esistono tanti dolcificanti differenti (mannitolo, sciroppo di glucosio, maltitolo, sorbitolo, xilitolo), ma il saccarosio è sempre il migliore ovviamente con il fruttosio, il più dolce tra tutti gli zuccheri e viene convertito facilmente in glucosio sia nel fegato che nell’intestino. Qualche esperto sostiene però che la sua assunzione a lungo termine possa creare obesità e stress.