Lo stress è uno dei principali nemici della linea, prima, dopo e durante la dieta. Hanno lavorato a lungo, ma questa è stata la principale conclusione di un gruppo di ricercatori della University of Pennsylvania che ha analizzato i meccanismi che si celano dietro la dieta yo-yo o sindrome del peso fluttuante. Questo regime alimentare si basa sul controllo delle calorie: di solito esistono tre fasi, una di controllo, una di riduzione e un’altra invece dove si mangia normalmente.
Quest’alimentazione non fa per nulla bene alla linea perché i ripetuti cali e aumenti di peso sembrano riprogrammare di continuo il cervello alle prese con situazioni stressanti e voglie di cibo. Proviamo a vedere il problema sotto un’altra luce: quanto è faticoso resistere alle tentazioni durante le diete? Tantissimo, a volte estenuante.
Ecco proprio questa privazione è fonte di un enorme stress che attira le persone verso il consumo di cibi più grassi. Per giungere a conclusioni di carattere scientifico, i ricercatori hanno esaminato i livelli ormonali e il comportamento dei topi con diete restrittive e li hanno confrontati con quelli di cavie con una dieta normale. I primi hanno mostrato un alto livello di corticosterone, l‘ormone dello stress, e dei comportamenti depressivi. Tracy Bale, coordinatore dello studio, ha dichiarato:
Questi risultati suggeriscono che la dieta non solo aumenta lo stress, rendendo più difficile stare a dieta, ma che il cervello si può realmente ‘riprogrammare’ su come risponde allo stress emotivo e sui comportamenti futuri con il cibo.
In futuro i medicinali per perdere peso potrebbero essere agire proprio sulla regolazione dello stress. Agendo sugli ormoni sarà possibile mettere il fisico e di conseguenza il cervello nella condizione migliore per seguire una dieta bilanciata. Ci tengo poi a dire un’ultima cosa: la dieta yo-yo di solito è quella che si ottiene sperimentando continuamente regimi diversi magari leggendo riviste e suggerimenti dettati più dalla moda che dalla medicina.
[Fonte: Repubblica]