La motivazione in campo psicologico può essere definita come una spinta che muove la persona verso determinate azioni finalizzate al raggiungimento di uno o più obiettivi chiari e definiti. In genere negli essere umani le condotte sono il risultato di più motivazioni collegate tra loro che non sempre sono esplicite.
Per fare un po’ di chiarezza sull’argomento possiamo dividere le motivazioni in:
- motivazioni primarie che si riferiscono a bisogni primari (fame, sete, ecc.);
- motivazioni secondarie, sono spesso culturalmente orientate (sono cioè legate più ad aspetti culturali che biologici in senso stretto) e non sono legate alla sopravvivenza dell’essere umano.
Se quindi mangiare rientra in una motivazione primaria (fame), possiamo dire che il perdere peso rientra nelle motivazioni secondarie (avere un bel fisico, sentirsi in forma, ecc.), quando parliamo di dieta o di motivazione ad iniziare una dieta sarebbe bene riuscire a capire quali sono i motivi che ci spingono a farlo.Questa consapevolezza è importante perché spesso una delle cause di fallimento delle diete è legata ad una scarsa motivazione a portare avanti la dieta, non chiarezza degli obiettivi che si vogliono raggiungere con la dieta, obiettivi poco concreti.
Per chiarire la propria motivazione ad intraprendere una dieta può esserci d’aiuto una domanda: “la mia motivazione parte più da me oppure è legata agli altri?” in altre parole “voglio dimagrire perché quando mi guardo allo specchio voglio piacermi oppure voglio dimagrire perché voglio essere più sexy per il mio partner?”.
La prima non è migliore o più valida rispetto alla seconda o viceversa. La cosa importante è sapere il perché facciamo le cose, questo rende più semplice il raggiungimento dei nostri obiettivi. Quindi, prima di iniziare una dieta sarebbe bene iniziare da queste domande che, in casi di difficoltà a portare avanti un regime alimentare spesso connotato da sacrifici alimentari e da scarso autocontrollo, potranno essere una bussola per non perdere di vista gli obiettivi!