La dieta che aiuta la memoria

Stando ai risultati di una ricerca  condotta presso l’Università di Lund, in Svezia, e coordinata dal professor Inger Björck, l’associazione di alcuni particolari cibi permette non solo di ridurre il colesterolo cattivo LDL, gli stati infiammatori e la pressione sanguigna ma anche di potenziare le proprie capacità mnemoniche.

Il team di ricercatori svedesi ha creato una dieta ad hoc basata su cibi ricchi di acidi grassi e fibre e a basso indice glicemico, in grado di svolgere un’azione antinfiammatoria ed antiossidante: pesce azzurro, proteine della soia, pane integrale, orzo, cannella, aceto, mirtilli e mandorle.

In seguito la ricerca ha visto il coinvolgimento di 44 soggetti di entrambo i sessi, di età compresa tra i 50  e i 75 anni, tutti sani seppure con lievi problemi di sovrappeso. Ciascuno di essi ha seguito la dieta per un periodo di quattro settimane al termine delle quali sono stati svolti i dovuti accertamenti medici.
Dalle analisi è emersa una diminuzione del colesterolo LDL (-33%), dei grassi (-14%), dell’indicatore di rischio per i coaguli nel sangue (-26%) e della pressione arteriosa (8%). E questo c’era da aspettarselo. Quello che forse gli studiosi svedesi non si aspettavano è il notevole miglioramento mostrato dai soggetti relativamente alle capacità di memoria e, più in generale, delle funzioni cognitive.

D’altra parte, afferma il professor Björck:

I risultati hanno superato le nostre aspettative. Vorrei anche dire che non vi è stato alcun precedente studio, con effetti simili su soggetti sani

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