Tra tutti i salumi, quello che è sicuramente più magro e adatto ad una dieta ipocalorica è la bresaola, che si ottiene dall’essiccatura e stagionatura di un filetto di manzo o di bue; la bresaola si distingue dagli altri salumi per il sapore dolce e delicato, ottenuto grazie ad un metodo di conservazione che sfrutta le condizioni ambientali della Valtellina, la zona nella quale viene prodotta.
L’etimologia del nome ha origini incerte, tuttavia si può ricercare nel termine “brasa”, cioè brace, con richiamo ai bracieri che venivano usati per riscaldare l’aria nei locali preposti alla stagionatura, oppure alla parola dialettale “brisa”, ovvero una tecnica di salatura.
La bresaola viene prodotta partendo da alcuni tagli della massa muscolare della coscia dei bovini; la carne viene salata e fatta risposare in salamoia per quindici giorni, dopodiché viene pulita e insaccata, per poi essere asciutta e stagionata. Questo processo di preparazione serve ad attivare i meccanismi naturali che rendono la carne più digeribile e conservabile, oltre che appetitosa.
La bresaola è un alimento molto nutriente che, oltre ad essere povero di grassi, è molto ricco di proteine, sali minerali, ferro e vitamine, e proprio per queste sue proprietà, è inclusa nei menù della dieta degli sportivi e in quelle dimagranti. Tuttavia, a causa dell’alto contenuto di sodio, anche la bresaola non deve essere consumata spesso da coloro che soffrono di ipertensione.
Per quanto riguarda la conservazione, la bresaola fresca, cioè affettata sul posto dal salumiere deve essere consumata in un paio di giorni, quella confezionata, può essere conservata un po’ di più avendo cura di coprirla con della pellicola trasparente e di tenerla in frigorifero.
Calorie e valori nutrizionali
Valori nutrizionali per 100 grammi di prodotto
Calorie: 151 Kcal
Acqua: 36 g.
Grassi: 2,6 g.
Proteine: 34 g.
Fibre: 7 g.
Sodio: 1597 mg.
Potassio: 505 mg.
Ferro: 1,4 mg.
Fosforo: 168 mg.