La cistite semplice è un’infezione delle vie urinarie, della vescica più precisamente, solitamente di natura batterica. Si manifesta con la necessità frequente e impellente di fare la pipì, accompagnata dalla sgradevole sensazione di avere sempre la vescica piena e da bruciore durante la minzione.
Come accennato, fra le cause che ne determinano l’insorgenza troviamo batteri vaginali o intestinali (come l’Escherichia coli) la cui azione patogena può risultare favorita dall’uso frequente di antibiotici, dallo stress e dall’abuso di alimenti irritanti. D’altra parte è stato stabilito che lo stile di vita alimentare incide non solo sull’insorgenza del problema ma anche sul suo andamento e che seguire una dieta corretta può essere utile sia a mitigarnee i fastidi che a prevenire eventuali recidive.
Mentre appare abbastanza evidente che tra gli alimenti da evitare in caso di cistite troviamo zucchero, caffè, cibi fritti, speziati o salati, bevande gassate e tè, forse non tutti sanno che anche cibi apparentemente “innocui” quali arance, pompelmi, latte, spinaci, barbabietole e cavolfiori andrebbero lasciati da parte per far posto ad un consumo più frequente di carne, pesce, formaggio, uova, pane, pasta, riso, tutti alimenti che hanno l’effetto di acidificare le urine contrastando il proliferare di batteri, mentre, almeno nelle fasi acute del disturbo, andrebbero limitate le porzioni giornaliere di frutta e di verdura che rendono le urine alcaline inducendo l’effetto contrario.
Infine, svolge la medesima azione acidificante delle urine, mostrandosi utile nel trattamento della cistite e delle altre infiammazioni delle vie urinarie, anche il succo di mirtillo e, più in generale, giova alla guarigione preparare i pasti in casa, bere molta acqua e mangiare yogurt con fermentici lattici vivi se si sta seguendo una cura a base di antibiotici.
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