Il cambio di stagione, soprattutto quello dall’estate all’autunno, è un periodo difficile per l’organismo che è costretto ad affrontare il calo delle temperature e le minori ore di luce; uno degli organi che risente di più di questi cambiamenti è l’intestino, che rallenta le sue funzioni causando stitichezza.
La stipsi da cambio di stagione è un disturbo piuttosto diffuso, basti pensare che ne soffre ben il 58% degli italiani. Oltre a problemi di origine alimentare, infatti, la stipsi può presentarsi anche in caso di un forte stress, di un viaggio, o semplicemente a causa del cambio di abitudini e di stagione. Per stipsi non si deve intendere sono la riduzione del numero delle evacuazioni ma anche il dolore e la difficoltà a portarle a termine.
In autunno, l’organismo deve affrontare il cambio di clima e di abitudini, come ad esempio il ritorno al lavoro o a scuola dopo un periodo di vacanza, ma anche far fronte ai disagi dovuti ad un minor apporto di liquidi: con l’arrivo del freddo tendiamo a bere meno rispetto alla stagione calda, fornendo, quindi, meno liquidi all’organismo.
La prima regola, quindi, è quella di continuare a bere tanta acqua per idratare l’organismo ed aiutare l’intestino ad espletare le sue funzioni; anche la frutta non deve mancare, meglio se di stagione e scegliendo tra quella capace di aiutare particolarmente l’intestino, come l’uva e i kiwi. Via libera allo yogurt, in particolare a quello naturale, ricco di fermenti vivi utilissimi per l’intestino pigro.
Una buona soluzione per apportare liquidi all’organismo è quella di consumare le zuppe, magari a base di legumi e di cereali, come ad esempio il farro e i ceci. Una zuppa a base di questi ingredienti è in grado apportare una buona dose di fibre, di antiossidanti e di minerali, utili per contrastare la stitichezza, e di proteggere la flora intestinale dai batteri.