Che la notizia fosse destinata a fare il giro del mondo era prevedibile e soprattutto inevitabile perché, nonostante il monito venga dalla scienza, pare assumere i toni di una provocazione; l’assunto in questione è il risultato di una ricerca di un entomologo belga che sostiene che una dieta a base di insetti sarà l’alimentazione del futuro, in quanto consentirà di sfamare la popolazione mondiale in modo naturale e di combattere l’inquinamento ambientale.
Questa discussa considerazione arriva da una ricerca condotta dal dottor Arnold Van Huis, entomologo dell’Università di Waningen, in Belgio, e presentata alle Nazioni Unite. L’idea del dottor Van Huis si basa sul fatto che nel mondo la popolazione cresce ogni giorno di più e che, quindi, aumenta anche il fabbisogno alimentare, soprattutto di carne.
Ecco come spiega questo fenomeno il dottor Van Huis:
C’è una crisi della carne: la popolazione mondiale crescerà da 6 a 9 miliardi entro il 2050 e sappiamo anche che il consumo di carne è aumentato drasticamente: 20 anni fa la media era 20 kg ora è di 50 e sarà 80 nei prossimi 2 anni. Se continuerà davvero in questo modo, avremo bisogno di un altro pianeta.
Come superare questa crisi, quindi? Semplice: vasta cambiare il modo di intendere l’alimentazione e concentrarsi sugli insetti che, ha detta dello scienziato, oltre a combattere la fame nel mondo sarebbero anche salutari, in quanto ricchi di vitamine, proteine e minerali.
Inoltre, sempre nel suo rapporto, il dottor Van Huis sostiene che mangiare gli insetti aiuterà a contrastare anche il crescente inquinamento del pianeta, in quanto allevare insetti produrrebbe meno gas serra e meno metano.
Tutto questo vi sembra un po’ strano? Forse sì, ma non per le organizzazioni internazionali, basti pensare che Royal Entomological Society britannica ne sta discutendo e che anche la FAO sta vagliando la ricerca dell’entomologo belga, tanto che ha recentemente indetto una conferenza per esporre i benefici dell’entomofagia.