I 5 peggiori cibi spazzatura

Quando si parla di cibo spazzatura (traduzione dall’inglese all’italiano di “junk food”) si fa riferimento a tutti quei prodotti ricchi di calorie vuote, cioè che non apportano alcun nutriente. Ecco, allora la top five dei cibi da cui stare alla larga se ci tenete alla linea e alla salute!

Merendine industriali

Merendine

Comodissime per la prima colazione o lo spuntino dei bambini, ma… ricche di calorie, grassi idrogenati (in primis l’olio di palma considerato di bassa qualità), zuccheri e additivi come aromi, conservanti e coloranti… avete ancora il coraggio di ingerire queste porcherie?

Patatine fritte

Patatine

Sembrano leggere e fragranti… ma oltre ad essere una vera bomba calorica, le famose patatine fritte sono ricche di grassi saturi, nemici del cuore, ma anche dell’intestino. Inoltre, contegono l’acrilammide, una sostanza chimica che si forma naturalmente negli alimenti amidacei durante la cottura ad alte temperature potenzialmente dannosa per la salute perché connessa all’insorgenza di tumori.

Wurstel di pollo

Wurstel

Si tratta di carne separata meccanicamente, ma in moltissime confezioni di wurstel di pollo c’è un ingrediente segreto che rappresenta l’85-90% del contenuto… carcasse avicole. Dopo aver tolto il petto, le cosce e scartato la pelle, le zame e il collo, le carcasse di pollo vengono macinate e passate attraverso setacci molto fini per eliminare i residui delle ossa. Da questa procedura si ottiene una poltiglia rosa a cui vengono poi aggiunti addensanti e conservanti. I wurstel, poi vengono aromatizzati immergendoli in bagni di acqua con spezie ed esaltatori di sapidità.

Bibite gassate

Bibite gassate

Tutte le bevande gassate come la famosa Coca Cola sono un vero e proprio concentrato di zuccheri e anidride carbonica che fa gonfiare la pancia.

Bibite senza zucchero

Succo di frutta senza zucchero

Non fatevi ingannare dalle famose bibite light… è vero che sono senza zucchero, ma contengono l’aspartame, un dolcificante di sintesi ritenuto potenzialmente cancerogeno.

Photo Credits | Africa Studio; p.studio66, Olga Popova; Radu Bercan; Ildi Papp/ Shutterstock.com

Condividi l'articolo: