Stando alle statistiche, le donne che vivono nei paesi industrializzati ingrassano, inevitabilmente, al ritmo di seicentocinquanta grammi l’anno. Tuttavia, secondo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della School of Public Health and Preventive Medicine della Monash University di Melbourne e pubblicato sul British Medical Journal, quello che sembra essere il triste destino della donna nelle società opulente e sprecone può essere evitato seguendo un programma di mantenimento del peso in cui dieta, ginnastica e supporto motivazionale la facciano da padrone.
La ricerca ha coinvolto un campione di 250 donne con un’età media di 40 anni la metà delle quali è stata inserita in un programma focalizzato
Sui cambiamenti nei comportamenti relativi alla dieta e all’attività fisica, ma non specificamente sulla perdita di peso
I partecipanti sono stati pesati, misurati e hanno completato un questionario. Negli incontri, successivi, oltre a fornire loro informazioni su dieta, attività fisica e strategie di comportamento, sono stati discussi gli obiettivi personali, le aspettative e la prevenzione delle ricadute. Sono stati identificati i problemi e i freni al cambiamento dei comportamenti e preparati i piani di azione individuali
Le donne sono state inoltre incoraggiate a costituire gruppi di cammino, è stato fornito loro un contapassi per monitorare l’andamento ed è stato loro chiesto di misurare il peso regolarmente
A tutto questo si è aggiunto l’invio di sms allo scopo di monitorarle e sostenerle. Il gruppo di controllo invece, ovvero l’altra metà del campione che non ha seguito questo programma, è stato coinvolto in un incontro informativo di gruppo della durata di 30 minuti cui è seguita l’assegnazione di una brochure e di un contapassi.
A distanza di un anno gli studiosi australiani hanno registrato nel gruppo di controllo un aumento medio di peso di 830 grammi, mentre nel gruppo che ha partecipato al programma è stata rilevata una perdita di peso media di 200 grammi, oltre livelli migliori di colesterolo e glicemia a digiuno.
La nostra scoperta suggerisce che l’aumento di peso nelle donne può essere prevenuto usando programmi a bassa intensità, che vengono effettuati nella comunità di appartenenza, promuovono l’autogestione e mixano contatti personali e un supporto remoto continuo
Le donne in età riproduttiva rappresentano un importante target per questi interventi dal momento che sono soggette a un alto tasso di aumento di peso e la loro adesione a quei comportamenti che mettono al riparo dall’obesità è frenata da pesanti barriere. La loro importanza come gruppo target è ancora più alta se si considera la loro influenza sugli stili di vita dei membri della famiglia come partner e bambini. Quindi mirare alle donne può potenzialmente aumentare la portata degli interventi antiobesità.